
Quando si parla di Tokyo si fa riferimento ad una delle più grandi ed affascinanti metropoli del mondo, culla di una civiltà lontana ed ambita quanto affascinante e suggestiva. Visitare Tokyo, ovvero la capitale dell’Oriente, è una di quelle cose che tutti vorrebbero fare, almeno una volta nella vita. Dal punto di vista legale e burocratico, cosa occorre per raggiungere il Giappone? Quali sono i documenti necessari per andare a Tokyo? Per prima cosa, trattandosi di un paese esterno alla Comunità europea, bisogna spostarsi con un passaporto in corso di validità, oppure richiederne il rilascio alla polizia di stato. In virtù dei buoni rapporti che intercorrono tra l’Italia e il Giappone, le autorità del Sol Levante non richiedono il visto ai cittadini italiani che arrivano in Oriente per turismo, e intendono soggiornarvi per meno di 90 giorni.
Il visto diventa necessario nel caso in cui si pianifichi un soggiorno superiore ai tre mesi, e dovuto a ragioni diverse da quelle turistiche. Chi ha bisogno di quest’ultimo documento ha una doppia scelta: può recarsi personalmente presso gli uffici dell’Ambasciata giapponese in Italia, o al consolato, e richiederne l’emissione. Oppure, ci si può rivolgere alle agenzie di viaggio, che possono provvedere alla conduzione della pratica per il rilascio del visto, ma richiedono una somma maggiore rispetto all’Ambasciata.
Prima di richiedere il visto, è necessario inviare via fax, i seguenti documenti all’Ambasciata giapponese in Italia: oltre all’apposito modulo di richiesta, scaricabile on-line dal portale dell’Ambasciata, bisogna allegare una foto autenticata ed una copia del passaporto in corso di validità, documento comunque indispensabile per raggiungere il Sol Levante. Il giorno successivo all’invio basta telefonare in Ambasciata ed accertarsi del buon esito della richiesta, quindi recarvisi personalmente. Lo si può fare dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.45 e dalle 14,15 alle 16,30; l’indirizzo è Via Quitino Sella 60, 00187 ROMA.