
Gli italiani a Barcellona
Secondo un modo di pensare molto radicato, in qualunque città si viaggi si trovano persone di origine italiana. In questo senso, Barcellona non fa per nulla eccezione: a chi vive o è vissuto nel capoluogo catalano sarà capitato sicuramente, in tram, metro, pullman, al bar o in qualunque altro posto, di incrociarsi con italiani.
In effetti, Barcellona rappresenta una delle mete predilette da chi si trasferisce dal Belpaese: chi la raggiunge giura di vivere meglio rispetto all’Italia. Sia chiaro che la seconda città della Spagna non è (o non è più) una terra promessa, ma adesso come venti o trenta anni fa, gli italiani continuano a raggiungerla: sarà per il clima tanto simile a quello di molte regioni italiane, per puro caso, oppure per l’indiscutibile fascino che da sempre questa località esercita su tanti.
Quanto detto finora è confermato da sondaggi risalenti al 2008, in base ai quali gli italiani rappresentano la comunità europea più presente a Barcellona. Gli italiani che vivono a Barcellona rientrano prevalentemente in due categorie: nella prima troviamo giovani che la raggiungono per studiare nelle università catalane, o per vivere l’esperienza dell’Erasmus.
Nella seconda categoria troviamo uomini già laureati che optano per un master con sede fissa nel capoluogo della Catalogna, o che scelgono quest’ultimo come meta per realizzare un futuro migliore e più concreto rispetto a quello possibile in Italia. Più che il divertimento, la ricchezza di monumenti e di storia, il fascino dei campioni del F.C. Barcelona, ciò che spinge moltissimi italiani a emigrare in questa città sono la mentalità aperta e la piena libertà di pensiero ed espressione.
Più che ragioni estetiche e climatiche, è dunque la società di Barcellona, il suo modo di essere e di pensare a esercitare un fascino notevole sugli italiani che scelgono di lasciare il proprio paese di origine e pensano ad un futuro in Catalogna.
La Rambla di Barcellona
Se è vero che monumenti come la Sagrada Familia, il Parc Güell e la Casa Milà sono i monumenti più famosi di Barcellona, le immagini che l’hanno resa e la rendono ancora oggi famosa in tutto il mondo, è altrettanto vero che c’è una strada, nel capoluogo catalano, che riesce meglio di ogni altra, a racchiudere tutto lo spirito di questa bellissima città: è la Rambla, uno dei più conosciuti e apprezzati simboli della città di Barcellona.
Sorge in pieno centro, a pochi passi dal Barrio Gotico, in una zona in cui il nucleo storico di Barna si fonda con la sua anima colorata e moderna. La Rambla (in spagnolo “viale”) è per l’appunto un lungo viale diviso in tre zone, e nei paraggi del quale è possibili imbattersi in personaggi che con il passare del tempo sono diventati delle vere e proprie attrazioni turistiche di Barcellona: gli artisti di strada.
Sono uomini e donne che svolgono sulla Rambla le attività più strane: suonatori ambulanti di strumenti classici, moderni, oppure di semplici bicchieri di cristallo che fischiano se sfregati a dovere sull’orlo. Numerose sono le statue viventi e i mimi, così come i venditori ambulanti, che mettono in commercio di tutto: dai biglietti della lotteria ai gioielli, passando per libri e dischi vecchi.
La Rambla di estende su più di un chilometro della superficie cittadina da Plaza de Catalunya al Monumento di Cristoforo Colombo, e ospita una notevole quantità di bar, pub, ristoranti e locali frequentati a ogni ora del giorno. Rappresenta senza dubbio la zona più cosmopolita e colorata di Barcellona, ed è divisa in cinque strade che la percorrono dall’inizio alla fine: Las Ramblas de Canaletes, Las Ramblas dels Estudis, Las Ramblas de Sant Josep, Las Ramblas dels Caputxins e Las Ramblas de Santa Mónica.
Le spiagge di Barceloneta
Se Barcellona è una delle mete turistiche più ambite d’Europa, il merito va attribuito in gran parte alla varietà delle attrazioni che mette a disposizione di turisti e abitanti. Ce n’è per tutti i gusti: monumenti, parchi, strutture sportive, paesaggi collinari, locali…e spiagge. Il litorale del capoluogo catalano, bagnato dal Mar Mediterraneo è sicuramente tra le maggiori attrattive della città.
Le spiagge di Barcellona coprono un totale di 42 km di costa, e sono divise in quattro grandi zone, la più famose delle quali è Barceloneta (“Barcellonetta” o “Piccola Barcellona”). Le spiagge di Barceloneta non sono frequentate soltanto nei mesi estivi, in quanto talvolta vi si trovano bagnanti e sportivi fino alla fine di ottobre.
I vantaggi che offrono questi luoghi sono numerosi: innanzitutto, chi frequenta le spiagge di Barceloneta sa bene quanto sia difficile annoiarsi. Si possono praticare le attività e gli sport più vari, inclusi il wind-surf e il kite-surf, oppure ci si può rilassare in tutta tranquillità leggendo un bel libro al sole, o sorseggiando una bibita in una delle tante capanne-bar presenti lungo la zona costiera.

Il secondo vantaggio di queste spiagge è relativo alla vicinanza dal centro e da alcune delle principali attrazioni turistiche della città: la Rambla dista appena 5 minuti a piedi, così come il monumento a Cristoforo Colombo. Nella zona della Barceloneta sorge anche il porto di Barcellona, pittoresco e dotato di una bellissima vista sul mare.
Il mezzo più comodo per raggiungere le spiagge di Barceloneta è sicuramente la metropolitana: bisogna viaggiare sulla Linea Gialla e scendere a Barceloneta, proseguire verso destra usciti dalla stazione, attraversare la strada principale e camminare per circa 10 minuti fino all’arrivo nei pressi della spiaggia. E’ la prima che si incontra venendo dalla stazione, e nei mesi estivi è anche la più affollata.
Gli artisti di Barcellona: Gaudi e Picasso
Ci sono personaggi legati a Barcellona a doppio filo, i cui nomi e le cui opere sono divenuti col passare del tempo sinonimo di Barcellona. Per gli amanti dello sport, i volti e le gesta più evocative del capoluogo catalano sono senz’altro quelli dei campioni del F.C. Barcelona: Lionel Messi, Xavi Hernandez ecc…Per chi invece è interessato soprattutto alle vicende artistiche, Barcellona ha le sembianze dei suoi artisti maggiori: Antoni Gaudi e Pablo Picasso.
Il primo, massimo esponente del modernismo catalano, è tra gli architetti più famosi del mondo, anche se nella maggior parte dei casi si tende a enfatizzare la sua immagine di genio solitario. Più che appartenere a una corrente artistica, Gaudi riuscì infatti ad apportarvi numerosi concetti nuovi.
Il secondo è forse il più famoso pittore del XX secolo: è conosciuto nel mondo come il genio incontrastato del cubismo e dell’astrattismo: alcune tra le sue opere sono annoverabili tra i quadri più famosi al mondo. Ragazzo con pipa fu venduto nel 2004 a New York per la somma di 104 milioni di dollari.
Da un punto di vista architettonico, il nome di Antoni Gaudi viene accostato principalmente alla Sagrada Familia, tempio ancora oggi in costruzione e nel 1984 inserito dall’UNESCO tra i patrimoni dell’Umanità. Tuttavia, sono almeno sette le opere barcellonesi la cui costruzione si deve al genio dell’architetto nativo di Reus. Il Palazzo Güell e il Parco Güell furono costruiti per il mecenate omonimo (Eusebi Güell) tra il 1886 e il 1914. Di notevolissimo interesse turistico sono anche la Casa Batllò e la Casa Mila (nota anche come Pedrera), insieme alla Casa Calvet, che gli fu commissionata dal famoso sarto Calvet.
Il Museo Picasso di Barcellona ospita le maggiori opere realizzate dal pittore nativo di Malaga durante il lungo soggiorno catalano, tra cui Madre con bambino malato, Arlecchino e Las Meninas.