
Nel terzo trimestre del 2013, la disoccupazione in Spagna è diminuita di 72.800 unità, “Gli indicatori macroeconomici mostrano che il trend positivo iniziato nell’ultimo trimestre del 2013 continuerà nel 2014. Il nostro paese migliorerà grazie alla spinta dell’export, il controllo dell’inflazione e l’aumento degli investimenti esteri “, ha dichiarato di recente Enrique Sanchez, presidente della società di Risorse umane “Adecco” in Spagna e Portogallo. Inoltre, ricordano gli addetti al lavoro, con l’approssimarsi delle elezioni generali del 2015, il governo spagnolo favorirà la creazione di nuove occupazioni. “Già si vedono i primi effetti con il nuovo contratto part-time che è stato introdotto: massima flessibilità a fronte di grande precarietà. Questo è il modo in cui il governo cercherà di arrivare alle urne con perdite minime di posti di lavoro disponibili “, ha detto al quotidiano El Pais Sara de la Rica, professore di Economia all’Università dei Paesi Baschi e ricercatore Fedea.
Le figure professionali più cercate
Quattro sono le figure professionali che verranno maggiormente richieste nei prossimi dodici mesi: commerciali, ingegneri, addetti al back office e al settore digitale, secondo quanto ha affermato Juan Diego Casas, direttore di Page Group, società specializzata nella selezione di personale. Saranno richiesti esperti negli acquisti e nella logistica, con stipendi annuali tra i 30.000 e i 50.000 euro a seconda dell’esperienza acquista; in Risorse umane e controlli, con stipendi tra i 35.000 e i 60.000 euro. Indispensabili conoscenza tecnica del settore e padronanza delle lingue, oltre a competenze in campo informatico (vedi i programmatori Java). Si prevedono importanti investimenti stranieri, soprattutto nella grande distribuzione: come l’inglese Poundland che intende aprire più di 200 negozi in Spagna nei prossimi cinque anni. Grandi aziende e supermercati come Mercadona o Carrefour prevedono più di 1.000 posti di lavoro; Inditex 500 posti con il suo nuovo centro di logistica; Lidl ne prevede 200 con il suo e Ikea assumerà 400 addetti nel nuovo centro di Alfafar (Valencia), oltre a ricercare esperti in analisi e dati web e venditori per i suoi uffici di Madrid.
Lavoro nel settore automoblistico
Buone notizie anche dal settore auto: Ford ha annunciato 1.300 posti di lavoro grazie ai nuovi modelli che verranno fabbricati in Spagna; Renault ha parlato di 200 posti nella fabbrica di Siviglia. Non solo: società leader nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile prevedono nuovi impieghi come EY che ne ha programmati 450, per lo più neo laureati con stipendi annuali tra i 22.000 e i 27.000 euro. Non ultimo, compagnie telefoniche come Ericsson, Telefonica, Orange, Yazztel cercano nuovi addetti e Softonic intende assumere più di 100 esperti programmatori nei linguaggi di srcripting PHP, JS, HTML e QA.
Farmacie, logistica e turismo
Assunzioni in vista anche nelle aziende farmaceutiche, di logistica e nel settore turistico: soprattutto impiegati di base. Secondo Eurobarometro le cinque destinazioni di vacanza più popolari in Europa continuano ad essere la Spagna, la Francia, l’Italia, la Germania e l’Austria. Nel solo mese di luglio 2013, la Spagna ha ricevuto 7,9 milioni di turisti, dato che corrisponde ad una crescita del 2,9 per cento rispetto allo stesso mese del 2012. A gennaio 2014, in Spagna turisti stranieri hanno speso 3.107 milioni di euro, il 10,1 % in più rispetto a gennaio 2013 (dati Egatur). Mete preferite: Canarie, Catalogna, Madrid, Andalusia e Valencia.
Spagna e Destinazione Italia
Il Rapporto congiunto 2014 Enit- Ambasciata d’Italia in Spagna evidenzia come “Esistono in Spagna più di 135 tour operator che propongono il nostro Paese con quasi 140 programmi dedicati all´Italia. I big player nel mercato turistico spagnolo sono i gruppi turistici Globalia e Viajes El Corte Ingles: i loro T.O. detengono ca. il 40% di quota di mercato nella vendita della destinazione Italia (prodotto culturale, città d´arte, circuiti, isole). Il resto del mercato è abbastanza frammentato in quanto suddiviso tra numerosi T.O. di piccola e media dimensione. Il turismo culturale e religioso è alla base delle programmazioni di tutti T.O. Alcuni di essi programmano, altresì, destinazioni legate al turismo natura (soprattutto agriturismo), enogastronomia, cicloturismo e destinazioni meno conosciute come alcune Regioni meridionali”.

Info Italia Spagna, rivista on-line per italiani in Spagna
La rivista on-line Infoitaliaspagna propone argomenti di interesse economico, turistico, culturale per gli italiani che vivono, lavorano e si spostano in Spagna: il sito è molto seguito anche dalle aziende spagnole che operano nel Paese e in Italia.
Infoitaliaspagna è nella mailing list della maggior parte di imprese (sono più di 500 quelle italiane), enti, operatori economici, culturali e istituzionali italiani presenti in Spagna, oltre che dei numerosi connazionali che lavorano nel Paese iberico: dal 2006 al 2011 era infatti anche rivista cartacea a colori, distribuita in tutta Spagna, e si è conquistata un’ampia fetta di lettori. Dal 2012 l’iniziativa editoriale ha preferito puntare solo sulla presenza on-line, con il vantaggio di offrire aggiornamenti continui, notizie e iniziative in tempo reale che riguardano Italia e Spagna, con pdf di riferimento, articoli, foto, link e una Newsletter quindicinale (alla quale ci si può iscrivere sul sito), per segnalare argomenti, temi, notizie di maggior rilievo, promozioni presenti sulla rivista. Su Infoitaliaspagna si possono pubblicare banner con riferimento a link di interesse, in Italia come in Spagna; si possono promuovere iniziative, eventi, manifestazioni, fiere, offerte commerciali, pacchetti promozionali; sono possibili contatti diretti con interlocutori spagnoli di livello, enti commerciali, istituzionali, culturali con i quali Infoitaliaspagna intrattiene da diversi anni stretti rapporti professionali. Direttore ed editore di Infoitaliaspagna è Patrizia Floder Reitter, giornalista professionista, residente in Spagna dal 2002 e che per l’attività svolta a favore dei connazionali all’estero, nel 2004 ha ricevuto il Premio all’italianità istituito dal Comites di Madrid, nel settore della comunicazione.