
La Svezia ha sicuramente un forte appeal sugli italiani in cerca di lavoro all’estero: ottimi stipendi, servizi efficienti, aria pura e natura incontaminata, sono sicuramente degli incentivi notevoli per i nostri connazionali desiderosi di partire. Chi non ha ancora avuto esperienze sul territorio, però, ignora l’altra faccia della medaglia, che mostra una realtà non facile da vivere soprattutto per alcuni aspetti, che vanno ben al di là del clima rigido, come l’avviamento di una carriera professionale nel proprio settore senza una conoscenza approfondita della lingua svedese. I fattori da considerare e valutare, ancor prima di partire, sono numerosi, e sono tutti determinanti ai fini di una scelta definitiva.
Un italiano in Svezia, la lettera di Alessio
Il miglior modo per conoscere la realtà locale e capire come muovere i primi passi sul territorio, è attraverso la testimonianza diretta di chi ha già superato gli ostacoli iniziali e oggi vive stabilmente in Svezia. Per dare un aiuto concreto a tutti gli italiani che stanno valutando un trasferimento nel Paese scandinavo, vi segnaliamo il racconto di Alessio, un connazionale che ha vissuto sulla propria pelle i pro e i contro di quest’esperienza. Riportiamo di seguito un estratto della sua lettera, rivolta a tutti coloro che stanno valutando un trasferimento nello stato scandinavo, pubblicata per intero sul blog Club Azzurri, l’Associazione Culturale Italiana nella regione di Stoccolma:
Una considerazione molto importante da fare è che il lavoro qui non manca. Ci sono molte assunzioni e molte offerte e possibilità di carriera come il sistema svedese consente ma non è da sottovalutare il fatto che qui si parla svedese e con l’inglese di seconda lingua, per quanto buono sia, non è sufficiente per trovare un buon lavoro, almeno che non si ha fortuna e si possa trovare impiego in multinazionali dove sul posto di lavoro prevale la lingua inglese. La soluzione è effettuare, contemporaneamente al lavoro trovato dall’Italia, un corso SFI gratuito che ogni comune mette a disposizione e devo dire che sono molto validi. L’SFI sarebbe da paragonare alle nostre elementari-medie e in meno di un anno una persona con buona attitudine allo studio può passare tutti i corsi. Purtroppo questo non basta a comprendere e parlare fluente svedese così sono messi a disposizione dei corsi di SVA 1-2-3 sempre gratuiti e retribuiti dallo Stato svedese come un rimborso spese per gli studi effettuati. L’SVA è in pratica la nostra scuola superiore, si può effettuare in 9 mesi – un anno e mezzo.

Nonostante nel corso dell’articolo vengono elencati anche numerosi aspetti negativi del trasferirsi in Svezia (visibili nell’articolo completo pubblicato sul blog “Club Azzurri”), in conclusione Alessio consiglia di tentare quest’avventura se lo si desidera, adottando alcuni accorgimenti fondamentali:
Considerazione finale: se volete bere l’acqua fresca e buona qualitativamente che sgorga dalla cannella, godere della natura più incontaminata, respirare aria qualitativamente fra le migliori al mondo, vedere e capire un sistema svedese che funziona ed è efficace per soddisfare i cittadini che pagano tutti le tasse e non dover aspettare più di 10 minuti negli uffici pubblici dove appena entri si prendono cura di te con un benvenuto sorridente allora dovete cercare un lavoro qui dall’Italia relativo alle vostre competenze (meccanici, idraulici, elettricisti, pasticceri, fornai, cuochi, informatici, laureati, medici, infermieri, artigiani specializzati) ed arrivare con una buona somma che vi garantisce almeno di poter vivere il primo anno per poter realizzare il vostro sogno svedese.
Vedi la lettera completa sul sito del Club Azzurri, una Associazione di italiani a Stoccolma:
clubazzurri.se